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La Befana del Clochard dei City Angels: senza coesione sociale lo sviluppo economico non basta
Protagonisti | |
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![]() | City Angels |
![]() | Hotel Principe di Savoia |
![]() | Mario Furlan |
Autrice | |
![]() | Laura Bajardelli |
vedi altri articoli di Laura Bajardelli |
Qual è il senso di questa grande festa? Perché non limitarsi ad offrire un pasto caldo e abbondante ai senza tetto? Perché è importante che ci siano politici, artisti e imprenditori, non solo semplici cittadini?
Finalmente quest’anno è tornata la grande festa della Befana del Clochard organizzata dai City Angels, 200 senza tetto invitati a un pranzo speciale nel lussuoso Hotel Principe di Savoia, serviti da volti noti della politica, della cultura, dello spettacolo, dello sport e dell’imprenditoria e da tante persone comuni impegnate nel volontariato, accompagnati da canti e balli per una giornata di spensieratezza e allegria.
Almeno per un giorno al centro c’erano loro, gli ultimi, che possono così sentirsi parte della società.
Se da un lato è divertente guardare le foto dell’evento e giocare a riconoscere i volti noti, dall’altro è interessante ripensare all’evento da un punto di vista socio-economico.
La giornata di festa è stata organizzata dai City Angels, associazione di volontariato fondata nel 1994 da Mario Furlan, giornalista, scrittore e docente universitario di Motivazione e Crescita personale. Oggi l’associazione ha sedi in molte città italiane e persino in Svizzera, contando su oltre 600 volontari di tutte le età ed estrazione sociale, di cui più della metà donne, che con generosità donano la propria risorsa più preziosa: il tempo. Con la Befana del Clochard i City Angels affermano il loro ruolo di protagonisti del Terzo Settore e di fautori dell’incontro e del dialogo tra tutte le componenti della società.
Ruolo ed azione cruciale: nel titolo ho anticipato che se non c’è coesione sociale, invano si rincorre lo sviluppo economico. È sotto gli occhi di tutti che anche nel PNRR non ci sono solo misure per rilanciare l’economia rivolte alle imprese, ma investimenti per superare i divari e coinvolgere il maggior numero di persone e soggetti pubblici e privati, profit e non profit. In questo nuovo scenario che va sempre più delineandosi, infatti, tutti possono creare valore, contribuendo alla crescita economica e sociale della comunità.
Si sta consolidando un nuovo paradigma che va al di là della tradizionale dicotomia – emersa con la rivoluzione industriale – del profit opposto al non profit, pubblico vs privato, secondo la quale il valore economico è il risultato del plusvalore generato dalle imprese, lo Stato ha una funzione unicamente re-distributrice e le organizzazioni del Terzo Settore sono deputate a produrre valore sociale, occupandosi di quelle attività che non hanno mercato profittevole.
Perché è importante che alla Befana del Clochard ci siano anche i politici, ed in particolare quest’anno i tre candidati alla Presidenza della Regione Lombardia? La risposta è nell’Articolo 2 della Costituzione: «La Repubblica riconosce e garantisce le formazioni sociali, ove si svolge la sua personalità (quella delle persone) e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale» e nell’Articolo 118, ultimo comma: «Stato, Regioni, Città metropolitane, Provincie, Comuni, favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini singoli ed associati per lo svolgimento, di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà».
La Befana del Clochard è un’occasione per stare vicino a chi ha bisogno e per ascoltare la loro voce e quella dei volontari; è un’occasione per artisti, sportivi, imprenditori e vip di diventare il megafono di questa voce ed essere testimonial di generosità; è un’occasione per i politici di confrontarsi in modo cordiale e informale, aldilà degli schieramenti, sulle priorità e sulle azioni concrete.
Ecco, quindi, il dono della Befana: un’occasione per attivare dinamiche partecipative e collaborative trasversali tra tutte le componenti della società.