Claudio De Albertis (Genova, 27 febbraio 1950 – Milano, 2 dicembre 2016) è stato un manager e imprenditore italiano, il cui nome è iscritto al Famedio di Milano. Quando è mancato era presidente della Triennale di Milano e dell'ANCE.

Claudio De Albertis

Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano (3/11/2017)

Biografia

Dopo gli studi classici al liceo Berchet, si laurea in ingegneria civile, sezione edile, presso il Politecnico di Milano nel 1976.

Ha operato da allora nell’impresa di costruzioni di famiglia, la Borio Mangiarotti, alla guida della quale succedeva al nonno Carlo Mangiarotti e al padre Edoardo e alla cui guida sono oggi i figli Edoardo e Regina.

Sportivo appassionato di tutti gli sport, adorava la corsa e più ancora la maratona. Non se ne perdeva una, volando tra New York, Roma, Parigi.

Mondo imprenditoriale e associativo

È sempre stato una importante e carismatica presenza nel mondo associativo sia nazionale che locale con incarichi che vanno dalla presidenza dell’Assimpredil, alla presidenza di Centredil – ANCE Lombardia a quella dell ’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili.

Diversi gli incarichi che ha ricoperto: Membro di Giunta della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano, Consigliere di Amministrazione di Gabetti Property Solutions spa, di Beni Stabili Development Milano Greenway spa, Consigliere di Amministrazione di CSII spa, presidente di Greenway srl, Consigliere di Amministrazione di Milano Serravalle Milano Tangenziali spa, nonché Consigliere di Amministrazione dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Milano.

Mondo della cultura

Accanto all’impegno imprenditoriale e associativo, Claudio De Albertis ha svolto anche attività didattica e ha ricoperto ruoli di primo piano nel campo culturale. Da qui la sua presidenza dell’In-Arch, l’Istituto Nazionale di Architettura Sezione Lombarda e il suo coinvolgimento per alcuni anni, in qualità di docente del corso Economia e gestione delle imprese, presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Infine la sua grande passione degli ultimi anni: Presidente della Fondazione Triennale di Milano alla quale ha impresso un nuovo sprint rendendola cuore pulsante della vita di Milano.

Impegno politico

Ha partecipato attivamente alla vita della Gioventù Liberale e del Partito Liberale Italiano di Milano, nella cui lista venne eletto Consigliere della Zona 1, ricoprendo vari incarichi nella Direzione cittadina e provinciale, fino allo scioglimento del partito, avvenuto nel 1994.

Nel 2015 si è parlato di lui come possibile candidato sindaco di Milano per il Centrodestra alle elezioni che si sarebbero tenute l'anno successivo[1][2] [3][4], fin quando ha pubblicamente declinato l'idea, di cui si disse "orgoglioso", a causa dei suoi molteplici impegni istituzionali e professionali oltre che per evitare conflitti di interessi con la sua azienda.

Iniziative per ricordarlo

Su iniziativa di famigliari e amici è stato costituito il Comitato Premio Claudio De Albertis.

Nel 2018 è stato istituito il Premio T Young Claudio De Albertis, ideato e proposto dal Comitato Premio Claudio De Albertis, come sezione speciale del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana della Triennale di Milano.

Premi e riconoscimenti

Il 2 novembre 2017 il suo nome è stato iscritto nel Famedio di Milano, con la seguente motivazione:

Presidente della Triennale e di Assimpredil – ANCE, Claudio De Albertis è stato un saldo punto di riferimento per la Milano dell’impresa, della cultura, delle Istituzioni e un simbolo della città in Italia e in tanti Paesi del mondo. Competente, generoso, provvisto di una cospicua capacità progettuale e di visione, ha guidato la Triennale rilanciandone l’immagine a livello internazionale e restituendo centralità all’architettura nel panorama culturale della città e del Paese. Ingegnere civile, ha iniziato la carriera nell’azienda del nonno Carlo Mangiarotti, partecipando a numerosi e innovativi progetti di sviluppo urbanistico degli anni Cinquanta. Attivo nell’associazionismo di impresa, è divenuto prima membro del consiglio direttivo di Assimpredil, quindi Presidente.Dal 2000 al 2006 è stato Presidente di Ance Nazionale, per poi essere rie­letto Presidente di Assimpredil. Protagonista fino all’ultimo a favore del­lo sviluppo culturale e dell’attrattività di Milano, aveva già progettato, prima della prematura scomparsa nel 2016, la XXII Esposizione Triennale del 2019 e l’ampliamento della sede entro il centenario del 2023. Milano riconosce in lui i più alti valori di laboriosità, innovazione e generosità della tradizione ambrosiana.

Note

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