Premio di letteratura sportiva SANDRO CIOTTI:
vince ‘VERA CASLAVSKA - Campionessa dissidente’ di ARMANDO FICO

Articolo di lunedì 4 marzo 2024
Informazioni sull'opera
TitoloVERA CASLAVSKA, Campionessa dissidente
AutoreArmando Fico
TipoRomanzo
EditoreBattaglia Edizioni
Recensione a cura di
Carla De Albertis
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All’evento di premiazione del ‘Premio Sandro Ciotti’[1], ideato da Filippo Grassia e organizzato da Panathlon Club Milano nel prestigioso Auditorium ‘Claudio De Albertis’ di Assimpredil-Ance, Vera Caslavska, campionessa dissidente di Armando Fico (Battaglia ed.) sale sul più alto gradino del podio battendo al fotofinish Ferrari presunto colpevole di Luca Dal Monte (Cairo ed.) e Una vita in alto di Sara Simeoni e Marco Franzelli (Rai libri).

Il libro di Armando Fico non è una semplice biografia, è una grande storia che unisce in maniera perfetta tre piani narrativi: il periodo storico, le gesta della grandissima atleta e la vita della donna coraggiosa che combatte per la libertà. Vera nasce infatti sotto la dominazione nazista e cresce sotto quella sovietica, vivendo in pieno un periodo storico così drammatico per l’Europa e per il suo Paese. Vicende che grande impatto avranno sul vissuto della donna e dell’atleta. E che dire della campionessa? È l’atleta Cecoslovacca che ha vinto più medaglie, ori mondiali e ori olimpici dove rimane l’unico oro in tutte le specialità. Ma questa immensa atleta è anche una donna forte, coraggiosa e determinata, capace di superare gli ostacoli più duri della vita. Alla sua nascita si riversa subito su di lei la delusione del padre che voleva un maschio da inserire nel mondo del calcio e così mai la ‘accoglie’; è la madre che riesce ad avviarla alla ginnastica. La Vera coraggiosa, assetata di libertà, la campionessa dissidente anche come atleta subirà, senza mai piegarsi, soprusi e ingiustizie. Le sarà vietato di allenarsi ma lei lo farà lo stesso nelle foreste usando sacchi di patate e tronchi come attrezzi. E vincerà lo stesso. Ma nel ‘68 la grande ingiustizia: vince l’oro ma un improvviso dietrofront della giuria le mette una atleta sovietica a condividere il più alto gradino del podio. E quando viene innalzata la bandiera sovietica Vera abbassa la testa e lo sguardo. Questo le costerà la carriera e non potrà più gareggiare. Solo dopo l’abbattimento della Cortina di Ferro le sarà resa un po’ di giustizia.

Un romanzo appassionante, quello di Armando Fico, che ci regala un pezzo di storia della ginnastica a lungo oscurato per ricollocarlo al suo posto nell’Olimpo dello Sport.


Note

  1. La giuria del Premio Sandro Ciotti è formata da Sergio Giuntini, Giorgio Ambrogi, Giuliana Cassani, Benedetta Cosmi, Carla De Albertis, Francesco Ferrari, Stefano Bruno Galli, Filippo Grassia, Claudio Gregori, Sergio Meda, Piera Tocchetti

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