Automobile Club Milano

Automobile Club Milano
Protagonisti
Presidente
Consiglio direttivo
Direttore
Caratteristiche
Tipologia Ente pubblico non economico a base associativa
Attività Servizi per la mobilità
Territorio di riferimento Città metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Provincia di Lodi
Data di fondazione 3 giugno 1903
Sede principale
Località Milano
Indirizzo Corso Venezia, 43
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Contatti
Email segreteria@acimi.it
Sito Web www.milano.aci.it

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L'Automobile Club Milano è un ente pubblico non economico che ha come focus la mobilità dei cittadini, in ogni suo aspetto. È socio fondatore dell'ACI (Automobile Club d'Italia), di cui è rappresentante nel territorio della Città metropolitana di Milano, della Provincia di Monza e Brianza e della Provincia di Lodi. Con i suoi oltre 50 mila soci, oggi l’Automobile Club Milano è una delle più grandi associazioni della provincia. Oltre che nella sede a Milano di corso Venezia 43, fornisce servizi e raccoglie le associazioni negli uffici presenti sul territorio. È amministrato da un Consiglio Direttivo eletto dai soci, e si avvale della consulenza di esperti nei vari settori dell’automobilismo che formano le Commissioni Giuridica, Sportiva, Tecnica, Traffico e Trasporti.

Dal luglio 2018 il presidente dell'Automobile Club Milano è l’avvocato Geronimo La Russa.

Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano (8/6/2022)

Cenni storici

I pionieri dell’auto

L'Automobile Club Milano viene fondato il 3 giugno del 1903 da 44 pionieri dell’automobile, nuovo mezzo di trasporto da poco apparso sul mercato. L’idea di questi primi fruitori del rivoluzionario mezzo di trasporto, tutti appartenenti all’alta borghesia e all’aristocrazia milanese, era promuovere lo sviluppo del turismo e degli sport automobilistici quando ancora le vetture circolanti a Milano erano 194 e poco più di mille in Italia. Un’auto valeva allora 10mila euro a fronte di un reddito medio che per gli impiegati si aggirava sulle 800 lire annue. Poco dopo, a partire dal 1905, cominciano a sorgere Automobile Club in altri capoluoghi e, tutti insieme vanno a costituirsi in federazione nazionale: è l’atto di nascita dell’Automobile Club d’Italia.

ACI Milano, le sedi e la storica vocazione sportiva

La prima storica sede dell’Automobile Club di Milano era in un palazzo del Piazzale delle Ferrovie Nord Magenta poi, dal 1909, il trasloco in via San Nicolao per arrivare nel 1928 in Corso Venezia 43 dove si trova tuttora. Fin dalla sua nascita, ACI Milano lavora su tre filoni: tutela dell’automobilista, prestazione di servizi e assistenza in un clima di forte collaborazione e sinergia con le istituzioni cittadine, organizzazione di gare automobilistiche. La vocazione sportiva dell’Automobile Club di Milano, in particolare, si manifesta subito con l’organizzazione di grandi corse automobilistiche, prima tra tutte il Gran Premio d’Italia e la Coppa Florio organizzati sul circuito di Brescia negli anni dal 1904 al 1907. Da ricordare anche in questi albori del Novecento, le gite e i rally su strada come la Grande prova di turismo del 1904 e il Grande concorso internazionale di turismo del 1905.

La belle epoque e le norme a tutela degli automobilisti

Ma ACI Milano, sin dalle origini, è anche cultura dell’auto. Nel 1905 inaugura la prima scuola guida e nel 1906 si fa promotrice della richiesta di norme per disciplinare la velocità delle automobili oltre che di multe contro l’uso del clackson. Nel 1909, il traguardo dei 500 soci sul finire della “bella epoque” che si chiude con l’entrata in funzione il soccorso stradale, un servizio che sarà fondamentale per gli automobilisti.

Il periodo tra le due guerre. Nasce l’Autodromo di Monza

Se con la prima Guerra mondiale, tra soci al fronte e auto requisite, vede un impoverimento del Club, negli Anni Venti Milano rinasce e organizza la sua prima Fiera campionaria sui Bastioni di Porta Venezia. Dagli Anni Venti cresce la cultura dell’automobile e aumentano i possessori di auto. In questo clima di espansione, il Club ammette anche le donne, fino ad allora rigorosamente escluse. Ma l’evento clou arriva nel 1922 con la costruzione dell’autodromo di Monza che diventa immediatamente un punto di riferimento mondiale per le corse automobilistiche. Nel 1990, per essere sempre più adeguato alle crescenti esigenze del mondo della formula 1 e quindi del Gran Premio ACI ricostruirà il complesso box dell’autodromo facendone forse il migliore del mondo. Verso la fine degli anni Venti, a testimonianza della piena e fattiva collaborazione con le istituzioni cittadine, ACI Milano istituisce una Commissione per la circolazione stradale che, già nel 1931, stila un report preciso del traffico in città.

La Seconda Guerra mondiale e la ripartenza degli Anni Cinquanta

Durante gli anni del secondo conflitto mondiale, ACI diventa un organismo paramilitare: rilascia i permessi di circolazione e distribuisce carburante e pneumatici. Nell’agosto del 1943, la sede viene distrutta da un bombardamento ma poi ricostruita nella rapida e intensa ripresa cominciata sin dal 1945. Negli anni immediatamente successivi al conflitto, ACI si dedica a battaglie importantissime per lo sviluppo del Paese come il potenziamento della rete stradale, la promozione di una cultura della strada e della sicurezza, il contenimento del traffico e la contestuale estensione della rete di trasporto pubblico, così come lo sviluppo dei parcheggi. I soci aumentano e nel 1960 raggiungono le 30 mila unità.

Gli anni del boom

Gli Anni Sessanta vedono la diffusione capillare dell’automobile grazie alle “600” e alle “500” che portano a 220mila le auto in città nel 1960; cifra che raddoppia nei successivi 5 anni. Mentre nel 1957 cominciano i lavori per la linea 1 della MM, ACI continua la sua intensa collaborazione con la città presentando numerosi progetti per parcheggi sotterranei e altre infrastrutture. I soci, nel 1968, salgono a 100 mila. Tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi dei Settanta si aprono anche 3 grandi centri di assistenza tecnica per le automobili: diagnosi, la piccola manutenzione e, la grande novità: il lavaggio automatico.

Gli anni Ottanta

Durante questi anni di grande ripresa, seguiti alla crisi degli Anni Settanta, L’Automobile Club di Milano chiede un potenziamento dei mezzi pubblici e sposa la battaglia di pendolari in treno per alleggerire la città dalla presenza di automobili. Nel 1988 fonda, assieme alla Camera di Commercio, l’Unione del commercio e le quattro Università milanesi, l’associazione MeglioMilano che ha il compito di studiare proposte e attuare iniziative per migliorare la qualità della vita nella città.

L'Automobile Club Milano oggi

Oggi le principali attività dell'Automobile Club Milano, in continuità con quelle storiche, sono:

  • tutela dell’automobilista
  • prestazione di servizi e assistenza
  • organizzazione di gare automobilistiche.

L’associazione è attiva in ogni aspetto della mobilità, contribuisce a diffondere una cultura dell’auto in linea con i principi della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile, della sicurezza e della valorizzazione del territorio.

Protagonisti

Presidenti nella storia

  • Augusto Massoni (1903-1905)
  • Silvio Crespi (1905-1915)
  • Carlo Esterle (1915-1918)
  • Silvio Crespi (1919-1932)
  • Innocenzo Pini (1932-1935, commissario)
  • Piero Puricelli (1935-1936)
  • Renato Ferrari (1936-1945, dal 1937 al 1939 commissario)
  • Luigi Bertett (1945-1965, dal 1945 al 1946 commissario)
  • Gianluigi Ponti (1965-1973)
  • Camillo Ripamonti (1973-1982)
  • Piero Stucchi Prinetti (1982-1996)
  • Ludovico Grandi (1996-2008)
  • Pierlorenzo Zanchi (2008-2010)
  • Massimiliano Ermolli (2010, commissario)
  • Carlo Edoardo Valli (2010-1014)
  • Ivan Capelli (2014-2018)
  • Geronimo La Russa (2018 - in carica)

Società controllate

(assistenza tecnica e amministrativa)
(gestione del patrimonio immobiliare)
(attività assicurative)
(organizzazione manifestazioni sportive) - quota di partecipazione: 10%

Pubblicazioni

Pubblica la rivista Autoclub e Via! dal 1904. Si è sempre distinta per le numerose pubblicazioni in materia di traffico e di educazione stradale, oltre che, naturalmente, quelle di carattere sportivo legate soprattutto all’attività dell’autodromo di Monza.

Note

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