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Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

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Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
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© Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano - Terrazze panoramica.jpg
© Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
TipoEnte ecclesiastico senza fini di lucro
Fondazione1387
ScopoConservazione e valorizzazione a scopo di culto e religione
Protagonisti
FondatoreGian Galeazzo Visconti
PresidenteFedele Confalonieri
Consiglio d'Amministrazione
Sede
Sede centraleVia Carlo Maria Martini, 1 20122 Milano
Contatti
Sito webwww.duomomilano.it
Pagina Facebookfacebook.com/fabbrica.duomo

La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano è uno storico ente ecclesiastico volto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale di Milano, a scopo di culto e religione.

Dal 1387 la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano provvede alla progettazione, conservazione e valorizzazione della Chiesa Cattedrale simbolo della città. Si adopera da oltre 630 anni nella conservazione e nel restauro del Duomo, nell’attività di custodia e di servizio all’attività liturgica e nella valorizzazione del suo patrimonio, provvedendo al reperimento delle risorse necessarie al suo mantenimento.

L’attività quotidiana della Veneranda Fabbrica si articola su molteplici settori operativi. Tra questi, oltre al servizio di accoglienza agli oltre 2,2 milioni di turisti che ogni anno visitano il Complesso Monumentale ed ai fedeli, sono compresi i Cantieri, il Museo del Duomo, l’Archivio-Biblioteca e la Cappella Musicale. La Veneranda Fabbrica del Duomo conta circa 200 dipendenti divisi tra Amministrazione, Area Cultura e Conservazione, Cantieri e Servizi di promozione e accoglienza.

Checked.png Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano ( 1/12/2021)

Storia

Nata nel 1387 per volere di Gian Galeazzo Visconti, per avere un organo che si occupasse della costruzione della nuova cattedrale, la cui fondazione fu appoggiata e voluta dall'Arcivescovo Antonio da Saluzzo. Il Duomo costituisce uno dei pochi casi in cui il materiale impiegato per la sua costruzione ha condizionato non sola la realizzazione, l’architettura e la statica, ma anche e soprattutto la parte ornamentale che è in continua manutenzione. Il 24 ottobre 1387 il Signore di Milano Gian Galeazzo Visconti cedette in uso alla Veneranda Fabbrica le cave di marmo di Candoglia. Le cave sono ubicate nel Comune di Mergozzo all’imbocco della Val d’Ossola e rappresentano la principale fonte di approvvigionamento del materiale di costruzione del Duomo, materiale che ne ha condizionato la costruzione, l’esecuzione, l’architettura e la statica. Il 21 agosto 1473 il Duca Galeazzo Maria Sforza riconferma alla Fabbrica il diritto di escavazione. Tramutato con decreto nel 1927 in servitù perpetua sui fondi pubblici e privati del monte di Candoglia divenne legge dello Stato Italiano l’anno successivo. Le disposizioni sono state integralmente recepite dalla legge regionale del Piemonte il 22 novembre 1978.

Lavori e restauri in corso

Altare del Duomo
© Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Nella seconda metà del XX secolo la Fabbrica intraprende il restauro completo, strutturale e conservativo, di alcune complesse parti del Duomo. Gli anni sessanta e settanta, con la direzione dei lavori affidata all'Ing. Carlo Ferrari da Passano, vedono l'istituzione impegnata sulla facciata e con il secondo restauro eseguito sulla guglia maggiore.

All'interno della cattedrale, il complesso restauro statico dei piloni del tiburio valse alla Fabbrica alcuni riconoscimenti internazionali, cui si aggiunse la risistemazione degli organi e delle cantorie.

Sotto la supervisione dell'Arch. Ernesto Brivio furono restaurati, censiti e risistemati gli antelli delle vetrate laterali del Duomo.

Negli anni ottanta, fu effettuato il consolidamento e il restauro delle volte interne, mentre il decennio successivo vide il restauro dell'abside affidato all'Architetto della Fabbrica, Ing. Benigno Mörlin Visconti Castiglione, che negli anni successivi si occupò di un secondo intervento sulla facciata e del terzo restauro della Guglia maggiore che ha interessato anche la statua della Madonnina.

In questi ultimi anni, la Fabbrica ha attuato un piano di manutenzione programmata e di studio dei fenomeni di degrado, per capire al meglio i prossimi interventi. Dal 2013 sono state intensificate le operazioni di pulitura e restauro dell'interno della cattedrale.

Prossimi interventi

• Fase finale del restauro della Guglia Maggiore: completamento degli interventi di restauro sul basso Tiburio interno (Cupola) ed esterno; • Restauro del Gugliotto Cesa Bianchi • Restauro del Grande Organo • Implementazione del nuovo sistema di Monitoraggio statico • Restauro del Transetto Nord Esterno ed Interno • Ultimazione del restauro del Capocroce Nord, avvio del restauro delle Guglie 44, 45, 49 e delle tre pareti Ovest del prospetto Sud con i relativi Finestroni, Falconature e Retroguglie • Restauro delle Sacrestie e cripte • Puliture e verifiche in Cattedrale, restauro delle pareti interne e navata estrema meridionale • Verifiche preliminari per l’avvio del progetto di restauro delle superfici ad intonaco delle vele delle volte di copertura • Conclusione interventi di restauro e manutenzione degli Archi rampanti 19 e 20 • Completamento delle Coperture delle Terrazze • Manutenzione diffusa delle Terrazze • Progetto di rifacimento della cesata di cantiere e recupero del cosiddetto “SottoDuomo“

Il cantiere marmisti

Intorno al Duomo, fin dalle origini, vi era un cantiere per scalpellini e scultori, dal momento che la trasposizione degli ornati e della statuaria nei blocchi di marmo provenienti dalle cave poteva avvenire soltanto in base alle misure e ai modelli elaborati dai vari artisti, a seconda della struttura che stavano eseguendo. La collocazione del Cantiere ha cambiato luogo più volte, nel corso degli anni: dalla Darsena di porta Genova, dove in Via Arena esiste ancora oggi la lapide che ricorda la concessione della Fabbrica di scaricare i marmi senza pagamento a varie località intorno al Naviglio interno. Dopo il 1856 il Cantiere si spostò, dai dintorni di Santo Stefano al Laghetto, presso l’ospedale Maggiore, in via S. Radegonda e in via Carducci, nella sede dell’ex chiesa di San Gerolamo, e nel 1923 si trasferì in viale Gorizia, sulla Darsena. Per motivi di ordine economico e politico, le autorità hanno abbandonato il progetto di trasporto fluviale e hanno favorito quello su automezzi. Nel frattempo, la Fabbrica ha provveduto all’acquisto di un terreno alla periferia della cittá, in Piazza Cacciatori delle Alpi, dove è stato costruito il nuovo Cantiere, attualmente in esercizio, provvisto dei più moderni impianti tecnologici.

Il cantiere Duomo

Vista dalle terrazze
© Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Il Cantiere del Duomo ha sede presso il Duomo, dal momento che, fin dalla sua costruzione, si è sempre operato presso la Cattedrale stessa. Ancora oggi il cantiere è sede di importanti attività: restaurare e conservare strutture lapidee, installare ed aggiornare impianti tecnologici, posare ornati e strutture provenienti dal Cantiere marmisti, mettere in opera vetrate, dipinti, manufatti lignei e metallici, tenere restaurato il grandioso complesso originario, predisporre paramenti e arredi liturgici e provvedere al decoro delle celebrazioni e dell’intero tempio. È in questo suggestivo Cantiere che lavorano, spesso su altissimi ponteggi, le maestranze qualificate della Fabbrica. Le maestranze sono anche coadiuvate da professionisti esterni che esercitano le varie specializzazioni nel vivo stesso dell’edificio, riparando, sostituendo, proteggendo e tenendo in vita, al più alto livello, la Cattedrale dei milanesi. In questo cantiere operano muratori e marmisti, carpentieri e fabbri, elettricisti e falegnami, restauratori e addetti alle macchine operatrici, tutti guidati da tecnici responsabili, mettendo a servizio le loro conoscenze ed esperienze tramandate ed accumulate di generazione in generazione.

Il Museo del Duomo

Museo del Duomo
© Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Nel 1953 la Veneranda Fabbrica inaugurò il Museo dedicato alla cattedrale, allo scopo di conservare e valorizzare le opere d'arte rimosse dal monumento per motivi di conservazione e gli strumenti che furono utilizzati per la progettazione e completamento del Duomo. Fu dichiarato museo di interesse nazionale nel 1960 e aperto al pubblico nel 1973. Il Museo occupa il piano terra di Palazzo Reale, al cui interno, disposte in un percorso cronologico, si osservano in modo ravvicinato le monumentali sculture in marmo, protagoniste della raccolta, i modelli architettonici più imponenti, oltre a dipinti, antelli di vetrate, arazzi, e oreficerie. Il percorso, preceduto dalle due sale dedicate al Tesoro del Duomo, è studiato per raccontare al visitatore la storia della costruzione della cattedrale, dall'epoca viscontea fino al XX secolo. Il Museo è stato completamente rinnovato e riaperto il 4 novembre 2013, dopo un lungo intervento di riallestimento voluto dalla Veneranda Fabbrica.

Archivio e Biblioteca

L’archivio storico conserva la documentazione prodotta dalla Veneranda Fabbrica nel corso delle sue varie attività intorno al Duomo: l’edificazione, l’estrazione del marmo di Candoglia, la contabilità e altro ancora. Dopo vari interventi sull’organizzazione di questo ricco patrimonio documentario, Ettore Verga riuscì a conquistare l’ordinamento settecentesco con gli orientamenti più moderni dell’archivistica. Il suo ordinamento costituisce ancora ad oggi, a distanza di un secolo, il punto di partenza principale per studi e ricerche su quella documentazione. La serie dei Registri costituisce il vero e proprio cuore dell’Archivio della Veneranda Fabbrica: questi sono conservati in una successione cronologicamente perfetta, riportando tutti i contributi e le donazioni del popolo di Milano, i contratti con gli artisti e le maestranze, i pagamenti per i progetti e per le opere. I Mandati conservano la contabilità della Fabbrica, fonte ricchissima di informazioni per gli studiosi di storia dell’arte ma non solo. Per quanto riguarda invece l’attuale biblioteca, è stata completata a partire dalla seconda metà del ’900, e raccoglie opere inerenti la storia del Duomo e di Milano, l’arte lombarda, medioevale e gotica. Le raccolte contano oltre 9.000 volumi - fra cui 64 cinquecentine, 55 volumi del fondo cosiddetto ‘carolino’ (cioè dedicato a San Carlo e ai Borromeo), 246 testi liturgici e più di 200 tesi di laurea - oltre a 41 manoscritti.

Progetti di raccolta fondi

© Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano di Milano

Dal 1387 la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano provvede alla progettazione, conservazione e valorizzazione della Chiesa Cattedrale e simbolo della città. Questi fondi vengono continuamente raccolti grazie anche a molti Donatori che nei secoli hanno supportato la costruzione del Duomo con opere e doni. Questi sono i due principali progetti in corso nel 2021:

  • Adotta una guglia

E' la campagna di raccolta fondi lanciata nel 2012 dalla Veneranda Fabbrica per sostenere gli interventi di restauro delle 135 guglie del Duomo, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente tutti i cittadini, privati e aziende ed associazioni. Il progetto prevede una linea di raccolta fondi dedicata ai Grandi Donatori a cui si affianca la sottoscrizione popolare. E' possibile prendere parte al progetto con donazione libera.

  • Note per il Duomo

Costruito nel 1938, con 15.800 canne, 5 tastiere e 196 registri sonori, l'Organo del Duomo di Milano è il più grande organo d’Italia, al secondo posto a livello europeo, tra i primi quindici organi più grandi del mondo. É composto da raffinati sportelli, tele raffiguranti episodi tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento, realizzati tra il XVI ed il XVII secolo ad opera di Giuseppe Meda e Camillo Procaccini. Il progetto “15.800 note per il Duomo di Milano” nasce dall’esigenza di raccogliere fondi per sostenere il restauro del Grande Organo. Il piano di lavori prevede l’impegno per un triennio per la somma complessiva di oltre 1 milione di euro, per questa ragione la Veneranda Fabbrica fa appello a tutti coloro che desiderano ridare voce all’Organo del Duomo.

Collegamenti esterni