Pierfrancesco Maran (Milano, 27 maggio 1980) è un politico italiano, parlamentare europeo dal giugno 2024. È stato in precedenza assessore del Comune di Milano nelle Giunte dei sindaci Sala e Pisapia.

Pierfrancesco Maran

Parlamentare Europeo
In carica
Inizio mandato giugno 2024

Assessore del Comune di Milano
Durata mandato 13 ottobre 2021 –
30 giugno 2024
Sindaco Giuseppe Sala
Successore Guido Bardelli
Deleghe Casa e Piano quartieri
Staff

Durata mandato 29 giugno 2016 –
9 ottobre 2021
Sindaco Giuseppe Sala
Deleghe Urbanistica, Verde e Agricoltura

Durata mandato 15 giugno 2011 –
29 giugno 2016
Sindaco Giuliano Pisapia
Deleghe Mobilità, Ambiente, Acqua pubblica, Energia e Metropolitane

Consigliere del Comune di Milano
Durata mandato 9 giugno 2006 –
1 giugno 2011

Consigliere della Zona 3 di Milano
Durata mandato 1997 –
2001

Durata mandato 2001 –
2006

Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano (24/7/2024)

Biografia

Nasce a Milano e cresce nel quartiere di Porta Venezia. Dopo il liceo Volta si laurea in Scienze Politiche alla Statale e inizia l'attività professionale di consulente aziendale. Sposato con Nicoletta, da marzo 2021 è padre di Lorenzo a cui decide, con la moglie, di dare il doppio cognome[1]. Ha scritto il libro Le città visibili. Dove inizia il cambiamento del Paese uscito nel giugno del 2022 con Solferino[2]. Un libro che, partendo dalla sua storia politica e personale degli ultimi 20 anni e dall'esperienza di Milano, ragiona sulle trasformazioni in atto nelle grandi città europee, anche alla luce della pandemia.

Attività istituzionale e politica

Eletto la prima volta nelle istituzioni giovanissimo, qualche mese prima della maturità liceale, è consigliere della Zona 3 di Milano per due mandati occupandosi principalmente delle tematiche legate alla sosta e ai parcheggi e della difesa e dello sviluppo del territorio. Nel 2006 diventa consigliere comunale di Milano. Durante il mandato è membro della Commissione mobilità e ambiente del Comune di Milano. Nelle elezioni comunali del 2011 è il secondo candidato più votato del Partito Democratico ed è l’Assessore più giovane della Giunta Pisapia con delega alla Mobilità, Ambiente, Acqua pubblica, Energia e Metropolitane. Nelle elezioni comunali di Milano del 2016 è di nuovo il secondo più votato ed è confermato in Giunta, con deleghe a Urbanistica, Verde e Agricoltura. Nel 2021 si ricandida a sostegno del Sindaco Beppe Sala come capolista del Partito Democratico e grazie a più di 9mila preferenze risulta il più votato addirittura di tutta Italia.

Il 12 ottobre 2021 Beppe Sala, rieletto sindaco, lo conferma nella nuova Giunta conferendogli le seguenti deleghe [3]:

  • Definizione delle politiche per la casa
  • Definizione delle politiche per l’edilizia residenziale pubblica, dell’housing sociale in coordinamento con l’assessorato rigenerazione urbana e dei contratti di quartiere
  • Piano triennale Opere Pubbliche e sua attuazione
  • Piano quartieri
  • Definizione delle politiche inerenti la progettazione e la realizzazione degli interventi di arredo urbano
  • Gestione dei grandi eventi sulla scorta della delega conferita
  • Rapporti con i municipi sulla scorta della delega conferita

Ha trasformato il suo libro “Le Città Visibili” in un reading teatrale con una riflessione sullo sviluppo e il futuro delle aree urbane. Lo spettacolo ha toccato moltissime città italiane tra cui Bergamo, Brescia, Como, Pavia e Genova.

È candidato per il Partito Democratico alle elezioni europee dell’8-9 giugno 2024 nel collegio Italia Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta).

Opere e pubblicazioni

  • Le città visibili. Dove inizia il cambiamento del Paese, giugno 2022, Solferino[2]

Curiosità

Fondatore del più grande circolo PD di Milano, lo 02PD, che è lo stesso di cui sono stati segretari la deputata Lia Quartapelle e Pietro Bussolati, già segretario metropolitano del PD milanese e consigliere regionale.

Ha avuto grande eco mediatica la notizia, pubblicata su vari organi d'informazione il 13 giugno 2018, di un'intercettazione emersa dagli atti di una inchiesta della Procura di Roma nella quale alcuni indagati per corruzione raccontano l'offerta all'assessore Maran di un appartamento, da lui sdegnosamente rifiutata.[4]

Note

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