Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza
Ubicazione
Stato Italia Italia
Località Milano
Indirizzo Corso Venezia, 47
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L'Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (precedentemente denominata Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano) è l’associazione di categoria che rappresenta le imprese afferenti ai settori del commercio, del turismo e dei servizi per le province di Milano, Lodi, Monza e Brianza (settore terziario). Nasce nel 1945, in seguito alla ricostituzione delle libere associazioni di categoria da parte del CNLAI dopo il periodo fascista.

Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano (15/11/2021)

Attività

Fanno parte dell’Unione 40mila imprese per un totale di circa 300mila addetti. All’interno dell’Unione, si articolano ben 113 associazioni di categoria: 36 del commercio al dettaglio, 25 del commercio all'ingrosso e con l'estero, 23 del settore servizi, sette attive nel turismo, quattro nel settore professioni. Vi sono inoltre 18 associazioni territoriali e 10 delegazioni comunali, per una presenza capillare sul territorio. Fanno inoltre parte di Unione Confcommercio: il Gruppo Giovani Imprenditori (associati entro i 39 anni), il Gruppo Terziario Donna e il Gruppo Anziani.

Storia

L’associazionismo ottocentesco

Unione Confcommercio affonda le proprie radici nell’associazionismo di categoria della metà dell’Ottocento. A Milano, nel 1888 le associazioni dei Fornai, dei Ristoratori e degli Albergatori, dei Salumieri e dei Commercianti di stoffe, degli Agenti di commercio e altre, si costituirono nella Federazione generale degli esercenti milanesi. La Federazione partecipa in maniera attiva alla vita politica e sociale cittadina per tutto il periodo liberale, tanto che Angelo Piazza e Luigi Baroni, dirigenti della Federazione, sono assessori della giunta Mussi all'inizio del Novecento.

Il periodo fascista

Durante il periodo fascista, la Federazione viene unita all’associazione commercianti e industriali fino a che, nel 1926, a seguito delle leggi corporative varate dal regime, viene costituita l'Unione provinciale fascista dei commercianti di Milano sotto la presidenza dell’imprenditore Achille Castelli e con la direzione organizzativa di Guglielmo Tagliacarne.

Il periodo post fascista

Dopo la caduta del regime, viene eletto alla presidenza della nuova Unione del Commercio di Milano, il titolare di uno dei più importanti panifici della città, Luigi Rossi, che concentra la sua attività sulla ricostruzione della rete del commercio. Nello stesso periodo inizia anche la ricostruzione dell'Organizzazione Nazionale dei Commercianti che prende il nome di Confederazione Generale Italiana del Commercio (Confcommercio).

Nel 1947, alla presidenza dell’Unione c’è Edoardo Origlia proprietario delle Officine Origlia di Vimercate. Nascono in quegli anni l'Ente Mutuo (organizzazione di mutua assistenza sanitaria tra i commercianti) e il Capac (scuola di formazione per gli addetti del commercio). Alla Fiera di Milano ha luogo la prima grande manifestazione dell'EXPO Commercio e Turismo, una fiera di attrezzature commerciali e turistiche attiva anche oggi nell’organizzazione di manifestazioni come la Bit-Borsa Internazionale del Turismo.

Gli anni del boom

Il 25 Febbraio 1970 l'Unione, a guida Origlia, promuove una grande de manifestazione di commercianti per sollecitare la riforma del sistema distributivo dopo la quale il presidente rassegna le sue dimissioni a favore di Giuseppe Orlando.. Il 28 maggio 1971 viene approvata la nuova legge sul commercio (legge n. 426/1971).

Gli anni Ottanta e Tangentopoli. Il cambio di denominazione: nasce Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi

Nel 1986 alla presidenza dell'Unione venne eletto Francesco Colucci che lavora per potenziare la struttura organizzativa, puntando sui servizi agli associati e sull'informatica con la costituzione della prima Società di Sistemi Informativi per il Terziario (SIT). In quegli anni aderiscono all'Unione molte nuove associazioni del terziario e l'Unione cambia la propria denominazione in Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi. Nei primi anni Novanta, si registra una profonda crisi dovuta allo scandalo Tangetopoli. Si registra una grande sofferenza tra le piccole e medie imprese commerciali, sempre più oberate da vincoli amministrativi e fiscali.

Gli anni di Carlo Sangalli

Nel 1995 viene eletto alla presidenza Carlo Sangalli, titolare di una concessionaria d'auto, primo operatore commerciale al vertice dopo 25 anni. Sangalli lavora per rafforzare il ruolo politico/sindacale dell'Unione, dando priorità alla difesa degli interessi delle piccole e medie imprese, anche con l'organizzate manifestazioni di dibattito e protesta come il “Tax Day” contro la pressione fiscale e il “Crime Day” per chiedere maggiori garanzie contro l'illegalità e la criminalità. Uno degli obiettivi più perseguiti dalla presidenza Sangalli è la difesa del piccolo esercizio di quartiere e di vicinato: “Ogni insegna che si spegne è un pezzo di città che muore”, scrive nel 2011. Nei primi anni del 2000 l’Unione, anche per segnare l’apertura al mondo delle professioni, diventa Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni

Unione Confcommercio Milano aderisce alla Confcommercio, Confederazione Generale Italiana del Commercio, del Turismo e dei Servizi e delle PMI, la più grande rappresentanza d'impresa in Italia, nata a Roma il 29 aprile 1945, che associa oltre 700.000 imprese del commercio, del turismo e dei servizi e dove operano oltre 2.800.000 addetti complessivamente, dei quali 1.843.395 lavoratori dipendenti. A livello regionale fa parte di Confcommercio Lombardia - Organizzazione di rappresentanza delle Associazioni delle imprese lombarde del Terziario.


Protagonisti

Presidente in carica è Carlo Sangalli.

Segretario generale dal 2016 è Marco Barbieri

Note

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