Accademia delle Belle Arti di Brera

Accademia delle Belle Arti di Brera
Dati generali
Tipo Università statale
Presidente Livia Pomodoro


Ubicazione
Località Milano

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L'Accademia di Belle Arti di Brera, nota anche come Accademia di Brera, è un ateneo pubblico con sede in via Brera 28 a Milano, specializzato in discipline artistiche .

Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano (22 Febbraio 2023)


Storia e attività

La sua nascita si deve all’imperatrice Maria Teresa d’Austria che nel 1776 decise di organizzare in modo rigoroso l’insegnamento delle Belle Arti. L’ateneo non voleva essere un semplice istituto ma un centro culturale sede di attività artistiche e letterarie, seguendo l’ideale illuminista che vedeva nell’intreccio delle scienze, delle lettere e delle arti il fondamento della cultura umanistica.

Sin dalle origini si distingueva per una concezione unica che prendeva corpo nel palazzo di Brera, in cui l’Accademia conviveva con il Ginnasio, le Scuole Palatine per le scienze giuridiche e filosofiche, l’Osservatorio astronomico, i Laboratori di Fisica e di Chimica, l’Orto Botanico, la Biblioteca Teresiana, l’Accademia delle Scienze e la Galleria dei dipinti, nucleo dell’attuale Pinacoteca di Brera.

Per perseguire lo scopo nel 1778 venne istituito il segretario, una figura autorevole in grado di garantire che la vocazione illuministica dell’Accademia, aperta alle contaminazioni, si concretizzasse in impulsi concreti, iniziative attuabili e commistioni virtuose.

Giuseppe Bossi, segretario dell’Accademia tra il 1802 e il 1807, spinse il palazzo di Brera nel futuro, istaurando forti legami con autorevoli intellettuali europei e creando le esposizioni annuali, considerate le manifestazioni più importanti di arte contemporanea in Italia durante l’Ottocento. A Bossi risale l’iniziativa delle esposizioni annuali, che furono la maggiore manifestazione di arte contemporanea in Italia durante l’Ottocento, e le nomine dei soci onorari ad artisti quali Jacques-Louis David e Antonio Canova.

Durante l’età Romantica, in pittura trionfa il quadro storico grazie a Francesco Hayez, si istituisce la scuola di paesaggio tenuta da Giuseppe Bisi, la cattedra di estetica si trasforma in un insegnamento di Storia dell’Arte. Nella seconda metà dell’Ottocento con l’affermarsi di un nuovo futuro, impresso nella fotografia e nella crescente ribellione dei giovani artisti verso il conservatorismo dell’insegnamento, l’Accademia di Brera si rinnova e di quegli anni, in particolare, si ricordano le lezioni di pittura di Cesare Tallone, maestro di Carrà e Funi. Nel 1923, con la riforma della Scuola di Giovanni Gentile, viene istituito accanto all’Accademia il Liceo Artistico; negli stessi anni la scuola di scultura è tenuta da Adolfo Wildt, cui succederanno Francesco Messina e Marino Marini, il quale avrà tra i suoi allievi Lucio Fontana e Fausto Melotti.

L’accademia durante e dopo il periodo bellico si è impegnata a rispondere attraverso la creatività e lo spirito critico alle condizioni culturali del paese, impegno portato avanti anche grazie ad artisti e maestri quali Alik Cavaliere, Mauro Reggiani, Guido Ballo. L’offerta formativa nel terzo millennio si è connessa alle nuove tecnologie e alle nuove professioni dell’arte seguendo l’impegno dell’accademia nel capire il presente ed evolversi di conseguenza.

Parte integrante dei percorsi triennali e biennali è costituita da un’intensa attività di ricerca editoriale ed espositiva, promossa in una prospettiva critica non omologata alle mode e in grado di mantenere quella stretta relazione tra arte e didattica che ha sempre contraddistinto l’Accademia di Brera.

Tanti gli artisti noti passati da Brera come studenti e come docenti. Adolfo Wildt e Arturo Martini, Lucio Fontana e Fausto Melotti, Luciano Fabro e Alberto Garutti. E poi ancora, Liliana Moro, Mario Airò, Gianni Caravaggio, Bernhard Rüdiger, Marcello Maloberti, Vanessa Beecroft, Lara Favaretto, Giuseppe Gabellone, Paola Pivi, Patrick Tuttofuoco, Roberto Cuoghi, Petrit Halilaj.

Anche oggi, dopo quasi duecentocinquanta anni, l’Accademia di Brera è ancora un luogo di ispirazione per tante personalità della cultura, che generosamente hanno accompagnato, e accompagnano, gli studenti nella loro crescita, rendendosi disponibili per workshop, lezioni magistrali, seminari: da Roberto Saviano a Monsignor Gianfranco Ravasi, da Lindsay Kemp a Jean Luc Nancy, da Tony Servillo a Luca Ronconi, dal premio Nobel Dario Fo - che all’Accademia di Brera ha studiato - al premio Nobel Orhan Pamuk.

Dati statistici[1]

  • Totale studenti iscritti: 4450
  • Percentuale di studenti stranieri: 48%
  • Totale studenti Erasmus: 90

Protagonisti

Presidente

Il presidente della Accademia delle Belle Arti di Brera è Livia Pomodoro

Consiglio di Amministrazione

Presidente: Livia Pomodoro

Consiglieri:

Note

  1. Dati statistici rilevanti all'anno accademico 2022/23

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