Castello Sforzesco - Pinacoteca
La Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano ospita 250 opere di grande prestigio della pittura italiana dal XIII al XVIII secolo, con particolare attenzione alla produzione lombardo veneta.
Castello Sforzesco - Pinacoteca | |
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Caratteristiche | |
Tipo | Museo d'Arte |
Collezioni | pittura |
Apertura | 1954, 1956 |
Protagonisti | |
Responsabili | Francesca Tasso |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Milano |
Indirizzo | Piazza Castello M1-M2 (linea rossa e verde) Cadorna, M1 (linea rossa) Cairoli, M2 (linea verde) Lanza |
Contatti | |
c.museiartistici@comune.milano.it | |
Telefono | +39.02.88463700 |
Sito Web | http://www.milanocastello.it |
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Contenuti verificati da Osservatorio Metropolitano di Milano (12 Ottobre 2022)
Storia
La Pinacoteca si forma grazie alla precisa volontà di alcuni personaggi milanesi che decisero di dotare la città di Milano di un proprio patrimonio d’arte. I testamenti di Fogliani-Marchesi (1861), di Innocenzo e Gian Giacomo Attendolo Bolognini (1863) e di Antonio Guasconi (1863-1865) sono i primi fondamentali atti a cui seguiranno per tutta la seconda metà dell’Ottocento continui doni, depositi e legati. La vicenda ufficiale della Pinacoteca prende avvio nel 1878 con l’inaugurazione del Museo Artistico Municipale nella sede del Salone dei pubblici Giardini, ma la sua vera storia inizia oltre un secolo fa, quando il patrimonio comunale viene trasferito nella prestigiosa sede del Castello Sforzesco e, il 10 maggio 1900, il Museo Archeologico e Artistico apre la visita al pubblico. Nel corso del Novecento la raccolta ha avuto continui incrementi grazie al contributo di numerosi cittadini. In particolari occasioni, la stessa Amministrazione ha deciso di stanziare somme rilevanti per incrementare la collezione. Questa politica di consolidamento del proprio patrimonio ha avuto i suoi punti più alti in occasione della riapertura dei musei dopo la Seconda Guerra Mondiale (1956) e, di recente, con l’acquisto delle vedute urbane di Canaletto (1995) e di Bellotto (1998). L’ultimo incremento si deve ad un collezionista, Amedeo Lia, che nel 2007 ha donato un quadro di devozione dal valore eccezionale, poiché tramanda la testimonianza iconografica del Castello Sforzesco dipinta da un allievo di Leonardo.
Collezione
La Collezione offre un itinerario che privilegia i temi salienti della pittura lombarda dalla metà del XV secolo fino alle soglie del Neoclassicismo, nuclei pittorici di ambito veneto e una scelta collana di quadri fiammingo-olandesi del XVII secolo. Nel percorso della Pinacoteca, rilievi lignei scolpiti, statue in marmo, busti in terracotta e una serie di medaglie (Civico Gabinetto Numismatico e Medagliere) concorrono a suggerire la poetica dell’arte attraverso le varie tipologie e i diversi supporti materici. L’allestimento della Pinacoteca si avvale di grandi pale d’altare, quadri di devozione, polittici e miniature realizzati da maestri lombardi spesso innovatori nella tecnica pittorica e nella personale interpretazione di temi religiosi e profani.
Grandi artisti quali Mantegna, Foppa, Lotto, Bronzino, Correggio, Tiziano, Tintoretto e Canaletto arricchiscono la collezione con dipinti di significativa rilevanza per la storia dell'arte. Nel patrimonio della Pinacoteca si conservano, inoltre, interi cicli di pittura murale o di affreschi salvati da edifici religiosi e da palazzi privati, distrutti a causa della guerra o demoliti. Oltre ai beni conservati nel deposito (accessibile su richiesta) la Pinacoteca ha di recente promosso l’esposizione di dipinti omogenei per provenienza e ambito culturale, sfruttando l’ospitalità di dimore pubbliche: palazzo Morando, palazzo Sormani e palazzo Marino, sede del Comune. La visita a questi nuclei è possibile in particolari festività o su prenotazione.
Protagonisti
- Responsabile: Francesca Tasso
Note
La scheda di questo museo è curata in collaborazione con la redazione di Where Milan e l'Associazione Culturale Milano Loves You.
Pagine correlate
Collegamenti esterni
- Sito web, www.milanocastello.it